


Incanteria offre percorsi e rituali di natura spirituale, simbolica e magica. Nessun contenuto sostituisce cure mediche o professionali.
Ogni pratica è un atto di fede e di volontà: la Magia non promette, accompagna. Operiamo nel rispetto dell’etica, della libertà e del cammino di chi sceglie di credere.
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ONICE NERA
IL SILENZIO CHE TAGLIA E PROTEGGE
L’Onice Nera è una pietra che non accarezza: contiene.
È un blocco di notte compatta, una sentinella silenziosa che mantiene la tua energia serrata, chiusa, impermeabile.
Non apre, non espande, non illumina: stringe.
È la pietra delle streghe che vogliono privacy energetica, confini netti, distacco emotivo.
Quando la indossi, senti che nulla entra se tu non vuoi.
Ogni rumore energetico esterno si spegne, ogni confusione si riduce, ogni fuga di energia si chiude.
Lavora sul primo chakra, ma non come il Diaspro che radica con calore:
l’Onice radica con disciplina.
È la pietra della resistenza mentale, della protezione psicologica, del distacco necessario quando sei circondata da persone pesanti, manipolative o che vogliono troppo.
Sul piano emotivo raffredda, asciuga, riduce l’eccesso.
Se sei troppo empatica, ti restituisce confine.
Se sei troppo esposta, ti restituisce anonimato energetico.
Ma attenzione:
non è una pietra “comoda”.
Toglie emotività, sì… ma può togliere anche slancio, desiderio, leggerezza.
Va usata quando serve, non come amuleto continuo.
Come portarla
Alla mano sinistra crea uno scudo forte: niente entra, niente ti tocca, niente ti scarica energia.
Alla mano destra protegge durante scontri, decisioni difficili, ambienti ostili.
Come collana è potente, ma può far sentire pesantezza sul petto: perfetta solo per chi ha bisogno di freddo mentale e confini netti.
Come pietra da tasca, è ottima in luoghi carichi, situazioni tossiche, incontri che ti sfiancano.
Di notte può risultare forte: meglio accanto al letto solo quando hai bisogno di dormire senza assorbire nulla.
Abbinamenti che funzionano
L’Onice ama pietre che non smuovono troppo, che mantengono ordine e presenza.
Quarzo fumé → protezione stabile, scudo mentale.
Ematite (leggera) → forza e centratura senza emotività.
Diaspro rosso → disciplina, resistenza, forza fisica.
Occhio di Tigre → lucidità + protezione: perfetto per luoghi difficili.
Avventurina verde → calma razionale, distacco sereno.
Cristallo di Rocca → chiarisce e ordina senza aprire troppo.
Con queste pietre l’Onice diventa pratico, solido, utile.
Abbinamenti da evitare
L’Onice NON ama le pietre emotive, fluide, intuitive o esplosive.
Con loro crea blocchi, rigidità, chiusura eccessiva.
Evita:
Ametista → offusca la sua spiritualità, crea mente rigida.
Labradorite → la blocca, spegne l’intuizione, crea pesantezza.
Malachite → lavoro emotivo troppo duro, quasi traumatico.
Corniola, Granato, Diaspro giallo → contrasto fuoco/chiusura → irritabilità.
Citrino → smorzato completamente: le due energie si annullano.
Pietra di Luna, Selenite → emotività repressa, instabilità, tensione.
Quarzo rosa → amore “spento”, cuore chiuso.
L’Onice vuole pietre fredde, razionali, stabili.
Purificazione e ricarica
L’Onice assorbe molto e va purificato spesso.
Preferisce:
fumo (salvia, alloro, rosmarino)
drusa di quarzo
terra o legno
buio
Non ama acqua, né sale diretto, né sole forte.
Si ricarica bene al tramonto o in una notte senza luna: silenzio, ombra, vuoto.
Quando lo tieni tra le mani, senti che si fa pesante: è normale.
L’Onice non è una pietra che conforta:
è una pietra che protegge.
E lo fa chiudendo tutto ciò che non ti appartiene… e tutto ciò che spreca la tua energia.
È la pietra delle streghe che devono restare salde quando intorno c’è troppa confusione.
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