La Veglia dell’Ora Blu
Rito di confine: ascolto, custodia e ringraziamento nel liminale
Intento
Onorare il passaggio del giorno alla notte (o della notte al giorno), creare un confine gentile e mettersi in ascolto delle presenze sottili del luogo, senza forzare né evocare. È un protocollo di accordo: la casa si allinea al paesaggio, tu ti allinei alla casa.
Materiali
- 1 candela blu notte o avorio (luce di soglia).
- 1 ciotola d’acqua (acqua fresca del rubinetto va bene).
- 1 rametto di rosmarino (fumo breve) oppure poche foglie di alloro.
- Sale grosso in un piattino separato (solo perimetro; mai su pietre o carta).
- 1 piccolo ferro (chiave, chiodo pulito) oppure ematite/ossidiana da tenere lontana dal sale.
- Panno scuro.
- Facoltativo: un campanellino o due piccoli tocchi con un cucchiaino sul vetro (suono di soglia).
(Secondo la tua pratica, la candela si lascia bruciare fino alla fine; se devi interrompere, usa spegni-candela o pizzica lo stoppino: evita soffiare.)
Preparazione dello spazio
Arieggia due minuti. Metti ordine sulla soglia (ingresso/finestra/balcone). Pulisci la maniglia con panno umido. Telefoni in silenzioso. Disponi i materiali su un ripiano sicuro.
Formula d’intento (chiara, presente)
“Io custodisco il passaggio di questa casa. Ascolto con rispetto, ringrazio senza trattenere.”
Procedura (15–20 minuti)
- Accendi la candela. Tre respiri 4-4-6 (inspira, trattieni, espira)
- Fumo breve: passa il rosmarino acceso in senso orario attorno alla soglia, con le finestre socchiuse. Un giro solo.
- Perimetro: appoggia il piattino di sale accanto alla candela (non toccare altro). È il segno: “Qui finisce, qui ricomincia”.
- Acqua di soglia: con due dita inumidite, traccia un archetto (mezza luna) sul lato interno della porta/finestra.
- Suono (facoltativo): tre tocchi lenti del campanellino o sul vetro, verso dentro.
- Ascolto: resta in silenzio 3–5 minuti. Nota suoni, odori, un punto del corpo che si rilascia.
- Parola minima (una sola frase, a bassa voce):
“Grazie di questo passaggio. La casa è custodita, la soglia è in pace.”
- Sigillo di chiusura: tocca labbra → plesso e ruota in senso orario (gesto della “serratura”).
- Riponi il ferro/pietra vicino alla porta (in alto, non visibile). Copri la ciotola d’acqua col panno.
Durata e cura
- Ripeti la Veglia per 7 sere (o 7 albe) alla stessa ora.
- Tieni un quaderno dell’ora blu: 5 righe, poi pagina piegata e sigillata fino al mattino.
- Dopo il 7° giorno: cambia l’acqua, sciogli il sale in acqua e gettalo nello scarico con un grazie oppure disperdilo alla soglia; lava e riponi.
Segni di accordo in casa
Rumori del legno più “morbidi”, sonno iniziale più facile, animali domestici che si posano vicino ma non sulla soglia, sogni con scene di casa ordinata. Se noti nervosismo, fai la Veglia più breve e rinforza l’ordine pratico (oggetti dalla soglia al loro posto).
Varianti etiche
- Balcone o finestra alta: esegui tutto sulla cornice interna; il suono dev’essere verso dentro.
- Alba: sostituisci il rosmarino con alloro e la frase con “Apro alla luce con misura”.
- Case condivise: segno d’acqua micro sul lato interno della maniglia; candela piccola in luogo alto e sicuro.
Cosa non fare
-Evitare invocazioni generiche o “chiamate” indiscriminate.
-Niente promesse a entità o scambi: qui si lavora con la casa e il paesaggio.
-Non spostare confini altrui (porte di altre persone, pianerottoli comuni) senza consenso.
Smaltimento
Al termine del ciclo: acqua alla terra ai piedi di un albero o nello scarico con un grazie; cera in piccole scaglie nel secco; ferro/pietra sciacquati.
Il crepuscolo ti insegna la cortesia dei confini. Una luce gentile, un gesto d’acqua, un suono misurato: la casa capisce. Il resto lo fa la notte—piano, come quando ci si scambia il passo su una soglia antica.
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