
Il Potere del Radicamento
Il legame tra corpo e Terra che rende stabile ogni magia
Ci sono giorni in cui l’energia sembra sfilacciarsi, la mente corre e il corpo resta indietro. È lì che si perde la potenza della magia: quando siamo “su” con la testa ma “fuori” da noi. Il radicamento è la pratica che riporta tutto al punto d’origine…il corpo, la Terra, il respiro. È la base silenziosa della stregoneria, la prima cosa da imparare e l’ultima da dimenticare. Non è meditazione astratta, ma educazione sensoriale: imparare a stare nel corpo come si sta in una casa amata.
Quando una strega è radicata, la sua energia non si disperde, i pensieri trovano ordine e i rituali diventano efficaci perché nascono da un corpo presente, non da un’idea.
Il significato energetico e simbolico del radicamento
Radicarsi significa riconoscere il corpo come parte viva della Terra. Ogni cellula è un piccolo pezzo di suolo che si muove: le ossa sono pietre, il sangue è acqua, il respiro è vento, il calore è fuoco. Quando ci radichiamo, ricordiamo che siamo elementi incarnati e che la magia non avviene “fuori” ma attraverso di noi.
Simbolicamente, il radicamento è discendere, tornare alla materia, non come peso ma come sostegno. È la linea che unisce il nostro cielo interiore (mente e spirito) al suolo fisico che ci regge. Nel linguaggio occulto corrisponde all’Elemento Terra, governato da Saturno, pianeta della struttura e della responsabilità. Radicarsi significa costruire fondamenta, riconoscere il limite e, dentro quel limite, trovare libertà.
Cenni storici e culturali
Nelle tradizioni popolari europee, il contatto con la terra era un gesto quotidiano e sacro. Le contadine toccavano la zolla al mattino “per prendere forza”; i guaritori appoggiavano la mano su un albero per scaricare la fatica; i bambini che avevano “paura del vento” venivano fatti camminare a piedi nudi nell’erba per “mettere peso”. Ogni gesto era un modo per rientrare nella realtà, per ancorarsi alla vita concreta.
Nel mondo colto, gli alchimisti e gli ermetisti associavano la Terra a Saturno e all’arte della pazienza: l’elemento che non si muove, che regge tutto, che non brilla ma sostiene.
Nella magia rinascimentale, il radicamento era l’atto preliminare a ogni operazione: “Chi non è saldo nella carne, confonde la mente e disperde il rito.”
Perfino nelle tradizioni sciamaniche, prima di viaggiare nel mondo degli spiriti, si “piantano radici” é un modo per assicurarsi di poter tornare.
Il radicamento nella pratica moderna
Oggi viviamo disconnessi dai cicli naturali: sempre in corsa, raramente presenti. Il corpo diventa uno strumento da gestire, non un alleato da ascoltare. La pratica del radicamento restituisce equilibrio. È un gesto di alleanza con la Terra, ma anche di igiene energetica e lucidità mentale.
Radicarsi non serve solo “prima dei rituali”. Serve quando:
- la mente è confusa e dispersiva;
- si lavora con energie altrui (consultazioni, tarocchi, rituali di gruppo);
- si attraversano periodi di stress o trasformazione;
- si sente “troppo” e non si riesce a scaricare.
È una tecnica di presenza, ma anche una forma di protezione. Un’energia radicata è compatta, non assorbe tutto, non si lascia trascinare. È come un albero: sente il vento ma non vola via.
Corrispondenze magiche del radicamento
Elemento: Terra
Pianeta: Saturno
Segni zodiacali: Toro, Vergine, Capricorno
Erbe: vetiver, patchouli, rosmarino, quercia, pino, alloro
Resine: mirra, copale scuro, benzoino
Cristalli: ematite, quarzo fumé, tormalina nera, diaspro rosso
Colori: nero, marrone, verde muschio, ocra, rame
Strumenti: sale grosso, pietra d’ancora, terra viva, tamburo lento
Giorno: Sabato
Parola chiave: Presenza
Ogni strega dovrebbe avere la propria “ancora terrestre”: un oggetto o un gesto che la richiami al corpo. Può essere una pietra in tasca, una goccia d’olio sul polso, un tocco al suolo prima di iniziare un rito.
Rituali e tecniche di radicamento
🔸 Radicamento in tre punti (piedi, bacino, respiro) Senti il peso dei piedi, lascia che le ginocchia si pieghino appena. Porta l’attenzione al bacino e immagina un filo che scende fino al centro della Terra. Accompagna il respiro lungo quella linea: giù, verso il basso. Tre respiri bastano per tornare qui.
🔸 Pediluvio di scarico Un rituale antico e semplicissimo. In una bacinella con acqua tiepida versa una manciata di sale e aggiungi qualche ago di rosmarino o una goccia di olio essenziale. Immergi i piedi per 7–9 minuti e lascia che ogni pensiero pesante scivoli via con l’espirazione. Quando finisci, getta l’acqua nello scarico e ringrazia.
🔸 La pietra d’ancora Scegli una pietra scura e liscia (ematite, quarzo fumé, onice). Tieni la pietra tra le mani, unta con una goccia d’olio di vetiver, e pronuncia: “Peso, confine, presenza.” Da quel momento diventa il tuo talismano: tienila con te e stringila quando ti senti dispersa.
🔸 Il nodo di radice Con una corda naturale o un filo grosso, annoda i tuoi pensieri agitati. Nomina ciò che vuoi fermare o stabilizzare mentre stringi il nodo: “Che resti qui, saldo e chiaro.” Riponi la corda in un luogo basso, e scioglila solo quando senti che la mente è tornata calma.
🔸 Cammino consapevole Cammina lentamente, anche solo per pochi metri, concentrandoti sulla sensazione dei piedi. Non serve un bosco: basta un pavimento o un cortile. Ogni passo è un battito. Ogni passo dice: “Io sono qui.”
Etica e sicurezza
Il radicamento non è un modo per “non sentire” o reprimere. Serve a canalizzare, non a chiudere. Non usiamo mai la pratica per bloccare emozioni che chiedono ascolto. Usiamo il radicamento per renderle sostenibili, non invisibili.
I Tarocchi del radicamento
Alcune carte parlano naturalmente di radici e stabilità:
- Asso di Denari: il corpo come seme fertile.
- Regina di Denari: nutrimento concreto e praticità.
- Cavaliere di Denari: costanza, presenza, impegno lento.
- Il Diavolo: materia e istinti da integrare.
- Il Mondo: appartenenza e incarnazione.
Puoi esplorare il tuo rapporto con la Terra attraverso una piccola stesa:
“Radici e Rami” (5 carte)
1. Dove appoggio ora.
2. Cosa mi disperde.
3. Cosa mi sostiene.
4. Quale confine devo tracciare.
5. Il mio prossimo passo stabile.
Il radicamento è l’inizio di ogni magia e anche la sua fine. È il gesto che riporta alla realtà ciò che hai evocato, che chiude i cerchi e ti insegna che la Terra non è un ostacolo ma una complice. Prenditi il tempo di sentire il peso, di ascoltare il passo, di respirare verso il basso. È lì, tra il corpo e la Terra, che la magia prende forma.


