
Il Sigillo del Silenzio
Rito per custodire un intento ed evitare dispersione
Quando usarlo
All’inizio di un progetto, di una guarigione, di un passaggio delicato. È un rito di contenzione: crea confini, protegge il fuoco interno, spegne la voglia di “spifferare”.
Materiali:
- 1 candela blu notte (o nera) per concentrazione.
- 1 foglio bianco e penna a inchiostro scuro.
- 1 cordino naturale (cotone/lino).
- Cera per sigillare (della candela va bene).
- Sale grosso in una ciotola separata (serve a fare un cerchio attorno, non a contatto con pietre o carta).
- Barattolo di vetro con coperchio.
- Facoltativo: una pietra di contenimento (onice, ossidiana, ematite) accanto al barattolo, non a contatto con il sale. (Molte pietre non gradiscono il sale: evita l’immersione o il contatto diretto.)
- Panno scuro per coprire il barattolo.
Preparazione dello spazio
Arieggia. Pulisci con fumo di rosmarino o alloro alla soglia e in senso orario. Appoggia tutto sul tavolo. Telefoni spenti: anche il suono è una fuga.
Formula dell’intento
Scrivi in forma presente, concreta e misurabile, senza nominare terzi:
“Il mio corpo ritrova energia stabile per completare il progetto X entro [data segnale].”
Evita “voglio/spero”: usa “ora io…”.
Procedura :
1- Accendi la candela e porta l’attenzione al respiro: inspira 4, trattieni 4, espira 6. Tre volte.
2- Piega il foglio verso di te tre volte (richiamo), ruotando di 90° tra una piega e l’altra.
3- Lega il foglio con tre nodi. A ogni nodo:
“Chiudo la parola. Custodisco l’opera. Il silenzio mi fa vaso.”
4- Inserisci il pacchetto nel barattolo. Goccia di cera sul coperchio come sigillo.
5- Traccia con il sale un cerchio attorno al barattolo (non dentro). Passa la mano sopra in senso orario:
“Questo è il mio confine. Ciò che è dentro resta integro.”
6- Gesto di chiusura: tocca le labbra con indice e medio, porta la mano al plesso e ruota come a serrare una chiave.
7- Coprilo con il panno scuro e riponi in un luogo calmo e in alto (mensola/armadio).
Durata e cura
28 giorni o fino al primo segno concreto (progresso misurabile).
Non parlarne. Se qualcuno chiede, rispondi: “Ne riparliamo più avanti”.
Se ti viene impulso di raccontare, ripeti il gesto di chiusura e fai tre respiri 4-4-6 (inspira - trattieni - espira)
Segnali che il sigillo sta lavorando
Sonno più profondo, concentrazione, sincronie legate al progetto, minor bisogno di approvazione esterna. Se aumentano dubbi o pettegolezzi attorno a te, rafforza il confine: ricomponi il cerchio di sale e rinnova la formula.
Varianti utili
Creatività in incubazione: aggiungi nel barattolo un ritaglio del colore del progetto (blu per studio, verde per guarigione, oro per lavori).
Protezione emotiva: un pizzico di timo (coraggio) o alloro (vittoria) nel barattolo, in bustina di carta separata.
Cosa fare se “ho parlato”
Niente panico. Riapri il lavoro così:
1- Spazza via il vecchio cerchio di sale verso la soglia.
2- Estrai il pacchetto, riscrivi l’intento se è cambiato.
3- Rifai i tre nodi e rinnova il sigillo.
4- Traccia un nuovo cerchio di sale e chiudi con il gesto di serratura.
Scioglimento del sigillo
Quando l’obiettivo ha preso forma:
- Apri il barattolo, ringrazia.
- Brucia il foglio in un contenitore ignifugo o immergilo in acqua corrente fino a dissolverlo; versa l’acqua alla base di un albero.
- Il sale si disperde alla soglia di casa o si scioglie in acqua e si getta nello scarico con un grazie.
- Lava il barattolo e riutilizzalo.
Sicurezza & Etica
Fiamma mai incustodita; fumo con finestre aperte; niente sale su pietre delicate (selenite, malachite, calcite, ecc.). Lavoro su di te e sui tuoi confini: niente intenzioni coercitive verso altri.
Nel silenzio l’intento prende peso, come pane che lievita al riparo da spifferi. Lascia che cresca senza occhi addosso: lo mostrerai quando avrà profumo di compiuto.
Se vuoi formulare l’intento nella maniera più precisa o leggere i Tarocchi dell’Incubazione per capire tempi e ostacoli, trovi tutto su incanteria.it.


