
La Strega delle Acque
Colei che scorre, permea, scioglie, ricrea.
La Strega delle Acque non è delicata, né fluida nel senso romantico del termine.
L’Acqua con cui lavora è un elemento antico, severo, mutevole: quella che erode, quella che conserva, quella che trascina, quella che purifica a modo suo.
La sua magia non galleggia.
Penetra.
La Strega delle Acque è la custode di ciò che non ha forma fissa: memorie, emozioni, soglie, intuizioni profonde.
Lei non si oppone: si infiltra.
Non forza: circonda.
Non distrugge: dissolve.
Chi è davvero la Strega delle Acque
È la strega che vive nel territorio dell’invisibile emotivo.
Non si lascia impressionare dai moti dell’anima: li legge come correnti.
La Strega delle Acque:
– percepisce ciò che scorre sotto la superficie delle persone
– sente i cambiamenti come marea
– capta emozioni altrui come un recipiente che vibra
– riflette, assorbe, rilascia con precisione
– conosce i confini molli tra il “dentro” e il “fuori”
È una strega che vive nell’intensità, ma non ne è schiava.
Sa quando fluire e quando diventare tempesta.
Il suo potere
Dissoluzione intelligente
Scioglie nodi, memorie, tensioni.
Non elimina: trasforma il solido in liquido, il bloccato in movimento.
Empatia strategica
Sente tutto, ma non si perde.
Usa ciò che percepisce come strumento.
Purificazione reale
Non quella simbolica: quella che porta a galla il vero sporco, prima di lavarlo via.
Connessione profonda
Con persone, luoghi, ricordi, spiriti dell’acqua, correnti sotterranee.
La sua percezione è tridimensionale.
Come lavora
Il suo lavoro è lento, ciclico, sottile.
Ogni gesto è una variazione di ritmo.
Lavora con:
– acqua di fiume, mare, fonte, pioggia
– recipienti profondi
– movimenti circolari
– specchi d’acqua
– immersioni rituali
– rumore dell’acqua corrente
– lunazioni (non come dogma, ma come strumento naturale)
I suoi rituali non tagliano: consumano.
Non accendono: trasformano.
I suoi strumenti
Essenziali, umidi, vivi.
Acque vive
Non acqua “pulita”, ma acqua con storia.
Ciotole in vetro o metallo
Per osservare riflessi, distorsioni, movimento.
Conchiglie, pietre levigate, sabbie fini
Materiali che raccontano il passaggio.
Fumo leggero
Che si mescola con l'umidità e rivela flussi.
Tinture, infusi, liquidi scuri
Per vedere, leggere, interpretare.
Le sue ombre
Il rischio della Strega delle Acque è dissolversi troppo.
– Perdere forma.
– Assorbire ciò che non le appartiene.
– Affogare in emozioni altrui.
– Confondere intuizione con illusione.
Il suo compito è ricordare il contenitore:
senza bordo, anche l’acqua si disperde.
La Strega delle Acque non è fragile.
È inesorabile.
Scava dove nessuno guarda.
Porta in superficie l’invisibile.
Trasforma senza rumore.
Ricrea senza distruggere.
È la strega che custodisce il movimento, che ascolta ciò che cambia, che sa dove l’energia vuole andare.
Dove passa lei, nulla resta immobile.


