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✦ Nota di Magia e Consapevolezza ✦

Incanteria offre percorsi e rituali di natura spirituale, simbolica e magica. Nessun contenuto sostituisce cure mediche o professionali.
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Il potere del silenzio

15-10-2025 12:30

INCANTERIA

Il sentiero della Strega,

Il potere del silenzio

Il potere del silenzioIl segreto come atto sacro e custodia dell’energia Ci sono desideri che nascono come braci: respirano piano, chiedono buio e qui

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Il potere del silenzio

Il segreto come atto sacro e custodia dell’energia

 

Ci sono desideri che nascono come braci: respirano piano, chiedono buio e quiete. Il silenzio non è assenza, è un contenitore: trattiene, concentra, protegge. Nella pratica magica il segreto non è capriccio, ma struttura del potere: ciò che non viene disperso resta integro, matura, trova la sua forma.

 

Perché il silenzio è magia operativa

La parola apre, il silenzio incuba. Ogni volta che raccontiamo un intento lo esponiamo a opinioni, interferenze, dubbi. Il silenzio funziona come un alambicco: trattiene il vapore e lo fa diventare essenza. La riservatezza non è chiusura emotiva; è igiene energetica.

 

Folklore italiano del segreto

Nelle tradizioni contadine italiane le fattucchiere “non dicevano il filo dell’opera”: tacevano finché il lavoro non “prendeva segno”. Si usava “tenere il fiato” su guarigioni e amuleti, per non “sciupare la grazia”. Il segreto era un voto temporaneo: finita l’opera, si scioglieva con un gesto (un soffio, una croce di cenere, una chicca di sale alla soglia).

 

Simbolismo: il vaso chiuso

Il sigillo, il nodo, il barattolo con cera sono immagini del vaso ermetico: ciò che è chiuso si concentra. Anche il corpo diventa vaso: labbra serrate dopo la preghiera, respiro breve prima del gesto, mano a coppa sull’ombelico per “tenere dentro”.

 

Disperdere vs. custodire

Il racconto continuo dell’intento crea fughe: pensieri altrui che entrano, dubbi che si insinuano. Custodire significa rimandare la condivisione fino a quando l’intento ha “preso forma” nella realtà o nel corpo (un segno, un incontro, un avanzamento concreto).

 

Pratiche quotidiane di silenzio

Voto di 7 giorni: niente racconti del lavoro in corso; si parla solo con il diario.

Diario sigillato: pagina piegata e chiusa con cera; si riapre quando appare un segno.

Gesto di chiusura: dopo ogni rito, labbra toccate con indice e medio e rotazione in senso orario all’altezza del plesso, come a serrare una serratura.

Cerchio piccolo: se serve un confronto, scegline uno solo (maestro/alleata) e concorda che resti nel cerchio.

 

Etica e confini

Il silenzio non è manipolazione né occultamento di danno: custodisce la tua parte di legame e lascia liberi gli altri. Vale soprattutto per lavori su di sé, guarigione, protezione, crescita creativa. Se l’intento coinvolge altre persone, mantieni limiti chiari e consensuali.

 

 

Il silenzio non è vuoto: è un santuario. Lì il desiderio non evapora, condensa. Quando sarà pronto, parlerà da sé.

 

Se senti che un intento ha bisogno di chiarezza o di essere messo “in vaso” con il giusto linguaggio simbolico, sul sito trovi guide e puoi richiedere una lettura di orientamento con i Tarocchi per mettere a fuoco il nucleo dell’opera.

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